La bocciatura del percorso referendario intrapreso dalla regione Veneto, annunciata da anni dal ns presidente Palmerini, mette un punto fermo alle pretese dei politici di rappresentare le nazioni del Lombardo-Veneto. Infatti la sentenza di bocciatura ribadisce che l’ente amministrativo regionale non può legalmente rappresentare un popolo. Questo era già chiaro nella sentenza 365 del 2007 della Corte Costituzionale, e non serviva perdere tutti gli anni che sono andati persi nel seguire i vari movimenti indipendentisti di natura politica. E’ ovvio che chi partecipa alle istituzioni italiane riconoscendo la legalità dell’annessione del Lombardo-Veneto non solo non potrà mai ottenere alcun risultato (perché il sistema costituzionale italiano lo impedisce), ma per di più va contro gli interessi di Veneti, Insubri e Mantovani, tanto più che lo Stato Italiano stesso ha già riconosciuto la NON legalità dell’annessione cancellandola nel 2010. Quello che ancora non si sa è che siamo stati noi delle Istituzioni di Autogoverno a imporre la cancellazione della legge italiana di annessione del Lombardo-Veneto , e lo abbiamo fatto attraverso gli studi di Loris Palmerini che lo hanno dimostrato per la prima volta sulla base di documenti ufficiali, e non i presunti e sporadici brogli giuridicamente non invalidanti.
I cittadini si stanno rivolgendo a noi per azionare legalmente i loro diritti, e stanno cominciando a riconoscere i vari cloni e fasulli movimenti che da noi copiano e falsano il lavoro.
Al nostro impianto si stanno inspirando i vari popoli degli stati preunitari, sempre più consapevoli che la cosidetta UNITA’ d’Italia altro non è stata che una vergognosa invasione militare e massone di floridi stati per ridurli alla mercé del sistema usuraio. Purtroppo una amara evidenza che sempre più sarà evidente nei prossimi anni.